Secondo i dati forniti da Swiss Re nel 2022 si sono verificate 285 catastrofi naturali a livello mondiale che hanno determinato perdite economiche per 275 miliardi di dollari. Di questo importo solo 125 miliardi erano coperti da polizze assicurative.
L’Italia non è da meno: la recente alluvione in Emilia-Romagna ha devastato il comparto agricolo, causando danni intorno a 1,5 miliardi di euro.
Dalla rilevazione PERILS si stima che la distribuzione territoriale delle esposizioni assicurate contro le catastrofi naturali (sia per i rischi commerciali che residenziali) nel 2023, evidenzia una concentrazione nelle regioni del Nord dove sono presenti due terzi delle coperture. Mentre le regioni del Centro corrispondono a circa il 20% del totale delle esposizioni.
Le esposizioni del mercato italiano verso calamità naturali
Dal 2021 ANIA ha avviato una rilevazione statistica per valutare il grado di diffusione delle coperture per le principali calamità naturali. Nello specifico si parla di: terremoto, alluvione, incendio, grandi incendi, grandine, vento forte, eccesso di pioggia o di neve.
Sulla base dei dati ottenuti, la statistica mostra una distribuzione stabile sulle imprese grandi, medie e piccole contrariamente a quanto comunica invece ISTAT che stabilisce che la quasi totalità delle unità locali sono relative a imprese micro (con meno di dieci addetti). C’è quindi una penetrazione assicurativa molto più elevata per le imprese con più di dieci addetti rispetto a quelle micro.
Anche nel 2022 i valori assicurati medi sono proporzionali alla dimensione dell’impresa: quasi 5,4 milioni per le imprese grandi, 2,6 milioni per le imprese medie, 740 mila per le imprese piccole, meno di 325 mila per le imprese micro.
Un’altra informazione importante è che nel 2022 l’estensione agli altri eventi naturali (grandine, vento forte, eccesso di pioggia o di neve) è presente per tutte le tipologie di imprese, mentre l’estensione al terremoto e alle alluvioni viene stipulata principalmente da imprese grandi, da circa due terzi delle imprese medie, da un quarto di quelle piccole e da una percentuale trascurabile per le imprese micro.
L’indagine considera anche il rapporto tra l’importo dei sinistri con seguito e i premi di competenza dell’anno. L’estensione al terremoto presenta un loss ratio complessivo prossimo allo zero, in quanto è un rischio caratterizzato da periodi più o meno lunghi di assenza di sinistri, ma con intensità di danno elevatissime in caso di evento.
L’estensione alle alluvioni presenta un loss ratio medio del 172% (era 64% nel 2021), mentre valori molto elevati si rilevano invece per l’estensione agli altri eventi naturali.
La garanzia di base a copertura dell’incendio presenta nel 2022 un loss ratio pari a circa il 76% mentre per il totale di tutte le garanzie il loss ratio arriva al 95% (era 87% nel 2021).
Per quanto riguarda le abitazioni, se per le estensioni ai diversi eventi naturali mostrano un andamento peggiore, per quanto riguarda la garanzia base a copertura dell’incendio si registra invece l’andamento opposto.