Nel mondo in cui viviamo, le catastrofi naturali e ambientali rappresentano una minaccia significativa per le imprese di ogni settore. Secondo i dati raccolti da Legambiente, nel 2023 l’Italia è stata colpita da 378 eventi meteorologici estremi, +22% rispetto al 2022, un dato destinato a crescere.
L’aumento degli eventi estremi, come incendi, inondazioni e alluvioni, pone le aziende di fronte a rischi sempre maggiori. In questo contesto, le assicurazioni giocano un ruolo fondamentale nel proteggere le imprese da eventuali interruzioni delle attività, danni alla proprietà e perdite economiche significative.
La realtà delle catastrofi ambientali
Il settore assicurativo ha già cominciato a rispondere a queste sfide, offrendo prodotti assicurativi specifici per le catastrofi ambientali.
In Italia però l’87% delle perdite dovute a catastrofi naturali non è coperto dalle polizze, da qui la necessità di emanare una legge.
La nuova legge
Entro il 31 dicembre 2024 le imprese con sede in Italia avranno l’obbligo di assicurarsi per tutelarsi da rischi derivanti da terremoti, alluvioni, eruzioni vulcaniche, frane, inondazioni ed esondazioni.
La copertura assicurativa è destinata a terreni e fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali.
L’obbligo è stato introdotto dalla legge di bilancio 2024 e stabilisce che il massimale di scoperto o franchigia che rimane a carico dell’assicurato non può superare il 15% del danno subito.
L’impresa che non dovesse sottoscrivere la polizza obbligatoria sarà esclusa dall’assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni derivanti da risorse pubbliche, specialmente quelli stanziati in occasione di eventi calamitosi e catastrofali.
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