Secondo un’indagine di Cisco Cybersecurity Readiness Index 2023, il 75% degli intervistati si aspetta un’interruzione della propria attività aziendale a causa di un attacco informatico, mentre il 31% ne ha subito uno negli ultimi 12 mesi.
Il rapporto stilato ci dice, infatti, che in Italia solo il 7% delle aziende è in grado di difendersi dal cyber risk. Mentre a livello globale la percentuale sale del 15%, le imprese italiane non sono abbastanza preparate per rispondere a eventuali minacce informatiche.
Per realizzare questo studio sono stati presi in considerazione 5 fattori: identità, dispositivi, sicurezza della rete, carichi di lavoro applicativi e dati. Questi rappresentano i 5 pilastri fondamentali alla base della cyber security di un’azienda e regolano di conseguenza la sua principale linea di difesa.
L’indagine è stata condotta su un campione di 6.700 professionisti provenienti da 27 paesi, fra cui l’Italia, che operano nell’ambito della cyber security. Una volta ottenuti i dati, le aziende sono state classificate in quattro gradi di preparazione: principiante, formativo, progressivo, maturo.
In Italia solo il 7% delle aziende è nella fase Matura mentre l’8% si trova ancora in quella Principiante e il 61% in quella Formativa: ciò significa che le aziende non dispongono di una protezione adeguata contro gli attacchi informatici e sono maggiormente esposte al rischio di malware, ransomware e attacchi cyber criminali.
Se l’azienda non aumenta il proprio budget destinato alla sicurezza, riprendere il controllo e la salvaguardia dell’integrità e della riservatezza dei propri dati sarà ancora più dispendioso.
Le informazioni in nostro possesso dimostrano che le minacce informatiche sono in crescita, anno dopo anno, per cui proteggere i sistemi di sicurezza informatica aziendale è il primo passo per mettere la propria azienda al riparo da un danno incalcolabile.
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